All’inizio di maggio - quando l’anomalo innalzamento delle temperature preannunciava che l’estate appena trascorsa sarebbe stata lunga e molto, molto calda – si temeva che la vendemmia 2022 potesse essere una catastrofe. Pericolo scampato!

La siccità non ha danneggiato il raccolto, nonostante le altissime temperature, e la qualità va da buona a ottima.

Secondo l’AssoEnologi, la quantità di vino prodotta con l’attuale vendemmia dovrebbe affermarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, stima simile allo scorso anno (50,23 milioni di ettolitri di vino il dato Agea 2021) e comunque al +3% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

La grande siccità ha messo in allerta quasi tutti i produttori, ma verso la fine di agosto è stata sostituita dalle piogge, fortunatamente senza episodi di particolare entità. Questo ha reso possibile un forte recupero proprio verso la fine della stagione, confermando – a detta degli esperti – che la vendemmia 2022 sarà un’annata positiva in termini di qualità (un po’ meno per la quantità) ben oltre le aspettative di alcune settimane fa.

Vendemmia 2022 in Italia: spaccato da Nord a Sud

Nord Italia

Sia per quanto riguarda i vigneti che le cantine, questa è stata un’annata che ha richiesto moltissima attenzione nella gestione di tutti i processi. L’inverno molto asciutto con pochissime piogge tra gennaio ed inizio agosto ha favorito una germogliatura precoce e una crescita difficile e non omogenea. Il lato positivo è che l’escursione termica è stata buona. I vigneti esposti ad est e nord-est hanno avuto un raccolto migliore.

Centro Italia

Il Centro Italia (Sardegna compresa) è abituato ad annate molto afose, soprattutto negli ultimi 20 anni si sono registrati casi con temperature sempre più alte. Il 2003 è stato un anno nero per quanto riguarda la coltivazione di uve: mai come in questo anno ci sono stati fenomeni di interruzione di tutti i processi fenologici del ciclo annuale della vite. Quindi, è possibile asserire che l’annata 2022 rispetta il trend degli ultimi due decenni.

Sud Italia

In alcune zone del Sud Italia le temperature sono arrivate a toccare i 38-39 gradi costanti fin da inizio maggio. È ben chiaro che a causa dei fenomeni di evapotraspirazione, i sistemi di irrigazione non fossero sufficienti a mantenere “in vita” la coltivazione. Nonostante le difficoltà, i vitigni hanno resistito fino ad agosto, quando sono arrivate le prime piogge che hanno fatto in modo che tutto il ciclo fenologico riprendesse il normale ciclo.

Previsioni vendemmia 2022 in Italia

Per quanto riguarda le previsioni di produzione, si stimano i seguenti dati:

Friuli-Venezia Giulia: -10% rispetto al 2021

Veneto: -5% rispetto al 2021

Trentino-Alto Adige: +5-6% rispetto al 2021 (soprattutto nelle zone di Teroldego e Marzemino)

Lombardia: -20% rispetto al 2021

Emilia-Romagna: -25/30% rispetto al 2021

Piemonte: -9% rispetto al 2021

Toscana: +12% rispetto al 2021

Sardegna: +15% rispetto al 2021

Puglia: -5% rispetto al 2021

Sicilia: -5% rispetto al 2021

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