I maggiori produttori di vino del mondo
Storia e cultura moderna del vino
La storia del vino ha origini molto antiche, basti pensare che le prime testimonianze archeologiche della Vitis vinifera sono state trovate nei siti dell’attuale Cina e risalgono al 7.000 anni a.C. circa.
La più antica cantina di conservazione, prova della “produzione in serie”, invece è stata scoperta in Armenia e risale al 4100 A.C. circa.
Per millenni il vino è stata la bevanda più consumata dagli uomini, fino alla scoperta del Nuovo Mondo, quando l’importazione di nuovi prodotti come cioccolato, caffè e tè hanno dato il via a nuove abitudini.
Nella cultura moderna, la Francia è il Paese che più rappresenta la produzione e consumazione di vino. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla diffusione dei più importanti vitigni a livello mondiale ed alle pratiche enologiche innovative esportate in tutto il mondo.
Chi produce più vino al mondo?
Il maggior produttore di vino al mondo con ben 47,5 milioni di ettolitri di vino prodotto è l’Italia, seguono: Francia (42,1), Spagna (33,5), Stati Uniti (24,3), Argentina (13,0), Australia (12,0), Cile (11,9), Sudafrica (9,7), Germania (9,0), Cina (8,3).
N.B.: Produzione vinicola per Paese in milioni di ettolitri, nel 2019, fonte Wikipedia
Italia
La fortuna del vino italiano è dovuta, oltre alla possibilità di poter lavorare la materia prima sul posto (vista l’estrema delicatezza dell’uva è un passaggio fondamentale), prevalentemente alla presenza di un clima ottimale per la coltivazione dei vitigni.
In Italia, infatti, sono presenti in gran numero in tutte le regioni (di cui buona parte autoctoni) ed attualmente producono 408 vini DOP e 118 vini IGP.
Queste sono le motivazioni principali per cui il vino italiano è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità.
I vitigni principali in Italia:
- Sangiovese
- Montepulciano
- Glera
- Pinot Grigio
- Merlot
- Catarratto
- Trebbiano Toscano
- Chardonnay
- Barbera
- Negramaro / Primitivo di Manduria
Francia
La Francia è il principale contendente dell’Italia per il primo posto nella classifica dei maggiori produttori di vino del mondo.
La produzione di vino in Francia è presente fin dal 600 a. C., quando i Greci fondarono Massalia, l’attuale Marsiglia, e introdussero la vite. Furono però i Romani a dare una svolta all'enologia e alla viticoltura francese, in quanto, anche se i Galli erano consumatori di vino, a loro mancavano le tecniche viticole ed enologiche sviluppate per la produzione.
Nonostante la Francia abbia circa 210 tipi diversi di viti, la maggior parte della produzione gira intorno a una piccola parte di essi.
I principali tipi di uve bianche coltivate in Francia sono:
- Chardonnay
- Sauvignon Blanc,
- Riesling,
- Chenin Blanc
- Sémillon
- Pinot Bianco
- Silvaner
- Moscato bianco
- Muscadet
- Ugni Blanc
Mentre le principali uve rosse sono:
- Cabernet Sauvignon
- Cabernet Franc
- Merlot
- Pinot Nero
- Syrah
- Grenache
- Gamay
- Carignano
Spagna
Come nella maggior parte dei Paesi del Vecchio Continente, anche in Spagna la storia e la cultura per il vino ha origini molto antiche. Ed anche in questo caso il merito va in parte ai Romani, che già nel secondo secolo a.C. commercializzavano il vino in questo territorio.
Per gli spagnoli è molto importante conservare la tradizione della vitivinicoltura del proprio territorio, tant’è che la diffusione di vitigni “stranieri” è estremamente ridotta, preferendo a loro, la coltivazione di vitigni autoctoni.
In Spagna sono presenti più di 400 tipi di viti e le principali regioni dove si produce sono:
- Cariñena
- Costers del Segre
- Jerez (o Sherry)
- Jumilla
- La Mancha
- Malaga
- Montilla-Moriles
- Navarra
- Penedès
- Priorat
Non è un caso che le prime tre posizioni in classifica siano occupate da Paesi che sul mar Mediterraneo: il raggio di latitudine in cui la vite è coltivabile è compresa tra i 30 e i 50° nord e tra i 30 e i 40° sud.
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