Serena Specchi: Cantina Murales è una cantina relativamente giovane...

Piero Canopoli: Sì, diciamo che nasce nel 2007 anche se i primi vitigni vengono piantati nel 2004, però la prima produzione sono targate 2007.

 

Serena Specchi: Però dovete sapere che Piero non inizia tutto nel 2007 ma è stato un giovanissimo sommelier; quindi, è una passione che hai fin da piccolo?

Piero Canopoli: Sì, la mia vita nel mondo del vino è incominciata intorno ai 16 anni... è stata una folgorazione! Il vino ma anche la sua natura, la sua origine, a tutto il mondo che lo circonda: dalla fase produttiva alla fase degustativa.

 

Serena Specchi: Quello che mi è piaciuto e mi ha colpito di Cantina Murales è, non solo la passione di Piero, di Giuliana e delle figlie ma è come loro interpretano il vino.

Piero Canopoli: l’idea è quella di fare prodotti che mantengono un contatto con la natura, con gli elementi quindi a partire dal microclima, dal suolo fino ad arrivare al frutto che poi viene trasformato dall’uomo.

 

Serena Specchi: mi stavi spiegando che il Cannonau è un vitigno difficile…

Piero Canopoli: Il Cannonau è un vino a bacca rossa probabilmente più vinificata al mondo o comunque una tra le prime. È un vitigno che si adatta molto bene ai territori e quindi a seconda del terreno in cui lo piantiamo lui si esprime in maniera completamente diversa. Il Cannonau coltivato in Gallura quindi su sabbie e un ambiente molto salinico vista la vicinanza con il mare è molto diverso da quello della Barbagia, nel cuore della Sardegna. Abbiamo un risultato enologico completamente diverso, possiamo quasi parlare di vitigni diversi.

La nostra interpretazione del Cannonau è legata alle sue necessità. Facciamo una doppia vendemmia: la prima è atta a salvare la parte acida del frutto (verso fine settembre/inizio ottobre) però abbiamo bisogno anche di morbidezze e rotondità per cui la seconda parte, circa il 30% dell’uva presente sul vigneto la vendemmiamo in tardivo, in principio di appassimento. Facciamo due vinificazioni separate e quando e quando arriviamo a determinare che il prodotto è vino facciamo le cuvée. Otteniamo così un Cannonau con la struttura acida ma anche con le rotondità e le morbidezze che ci piace avere in bocca.

 

[…]

 

Serena Specchi: parlaci dei tuoi vini…

Piero Canopoli: Arcanos, il Cannonau di cui parlavamo, quello delle due vinificazioni, effettuate tassativamente in cemento; quindi, tra cemento e legno sono 3 anni, per cui siamo usciti recentemente con l’annata 2018; è un vino molto equilibrato.

Poi c’è Pep, ed è uno dei tre vini che facciamo solo in annate eccezionali. 70% di Cannonau, una parte di Malvasia nera e una piccola parte di Carignano e c’è anche del Merlot. Però si può dichiarare Cannonau perché per legge perché è presente al 70%. È una vendemmia tardiva in appassimento.

Il Miradas è un Vermentino di Gallura classico, mentre il Sentenzia è un Viognier. Siamo l’unica azienda in Sardegna che imbottiglia il Viognier. Questo vino si sta posizionando molto bene sul mercato nazionale, questo grazie ad una sperimentazione effettuata sempre sul nostro territorio, gallurese granitico, in quanto è un vitigno che piace nutrirsi di mineralità.

 

Serena Specchi: e qui torna sempre la vostra attenzione per la natura…

Piero Canopoli: la nostra è un’azienda a taglio enoturistico e come puoi vedere siamo immersi nel verde. Abbiamo anche le oche che quando è possibile pascolano nel vigneto, è utile anche perché produco concime organico e quindi non utilizziamo nient’altro.

 

Serena Specchi: e finiamo con il vino In Faulas Veritas…

Piero Canopoli: è un metodo classico di Vermentino, molto adatto alla spumantizzazione. Il territorio ci consegna una base acida molto importante oltre a tutte le altre caratteristiche di cui abbiamo parlato. È un 40 mesi sui lieviti, per cui stiamo parlando di vendemmia 2017. Abbiamo riscontrato, sperimentando, che l’ideale è lavorare sull’extra brut.

 

Serena Specchi: devo fare i complimenti a tutti i vostri vini, l’eleganza è il comune denominatore che li lega…

Piero Canopoli: per noi è fondamentale l’equilibrio, l’eleganza; sono parole che ci contraddistinguono perché lavoriamo in virtù di questo. Ma soprattutto siamo trasportati da tanta passione.

Ci troviamo in un momento che abbiamo tanta richiesta, la nostra azienda in totale produce 100.000 bottiglie per 13 etichette quindi per ogni etichetta non ci sono tantissime bottiglie e a volte ci troviamo a dover dare meno bottiglie ai ristorati rispetto alla loro richiesta.

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